In un bellissimo articolo di Edward Hoffman che mi è capitato sotto mano qualche giorno fa, viene analizzato il rapporto di coppia in una chiave molto interessante, partendo cioè dal dato di fatto che molto spesso la passione e la complicità si spegnono dopo un certo tempo, lasciando il posto alle abitudini che finiscono con il rendere routinario l’unico rapporto che invece dovrebbe restare autentico.Conosciamo quasi tutti, nell’amore romatico, il triste fenomeno di una passione ardente che si intiepidisce progressivamente e infine si spegne.
Ma il processo è davvero inevitabile? No, secondo le ricerche della psicologia positiva.
Non è ancora possibile analizzare l’amore romantico con lo stesso rigore scientifico, diciamo, della petrolchimica – e forse è un bene – ma noi psicologi sappiamo oggi molte cose sulla passione e su come tenerla viva. Il sesso ha certamente una parte di primo piano, ma ci sono tantissime altre cose che entrano in gioco nell’alimentare il calore dei sentimenti. I fattori sono ovviamente numerosi, ma l’autore ne individua quattro come fondamentali. Vediamoli insieme.
1) Gratitudine e apprezzamento;se vivete un rapporto di coppia, quanto siete riconoscenti in questo momento al vostro partner? Per provare gratitudine avete bisogno di eventi speciali o bastano tante piccole cose? Quanto vi è facile esprimere questo tipo di emozioni? La risposta a queste tre domande può essere molto importante ai fini di un rapporto sentimentale soddisfacente, come dimostrano le ricerche di Sara Algoe e dei suoi colleghi all’Università della North Carolina. Essi ritengono, infatti, che la gratitudine sia un “propellente” della relazione, migliorandone la qualità. In particolare, sottolineano che “le piccole cose possono fare una grossa differenza nella vita quotidiana delle coppie”. Perchè proprio le piccole cose? Perchè, per loro natura, gli eventi straordinari, come una meravigliosa vacanza, sono rari e gli effetti benefici si spengono non appena riprende la vita orfinaria.
2) Esercitare l’attenzione consapevole (mindfulness); quando due persone si innamorano, vivono pienamente insieme l’attimo fuggente, o almeno ci provano. Nessuno dei due vorrebbe mai essere altrove, presi come sono ciascuno dai sentimenti dell’altro, di cui apprezzano e hanno caro ogni singolo pensiero. Questo genere di attenzione reciproca è ideale per la passione. Purtroppo di rado resiste al passare del tempo. E’ solo dunque questione di noia? Sicuramente no, almeno nella maggior parte dei casi. Succede piuttosto che ognuno dei due comincia a dare per scontato l’amore dell’altro, situazione che aumenta la distanza emotiva, cosa che a sua volta riduce ancor di più la reciproca attrazione. Qual’è allora l’antidoto? Quella che si definisce “attenzione consapevole”, cioè, dalle parole di William Compton, della Middle Tennessee State University “la capacità di prestare attenzione all’altro, rompendo le vecchie abitudini di pensiero, in modo da poterlo vedere in modi sempre nuovi”. Purtroppo molte coppie si decidono a cambiare le cose solo quando la passione è ormai spenta del tutto, mentre non dovrebbero aspettare i momenti brutti per cominciare a praticare un’attenzione consapevole, come parte integrante del rapporto.
3) Mantenere illusioni positive;bisogna partire dal presupposto, controvertendo quanto pensato fino ad ora, che le illusioni sono benefiche, forse addirittura necessarie perchè l’amore possa prosperare. Per esempio, Sandra Murray dell’Università statale di New York a Buffalo, ha rilevato che chi idealizza il partner (vedendolo più attraente, intelligente e interessante di come lo giudicano gli altri) gode di un maggior grado di fiducia, amore e soddisfazione nel rapporto. Ciò vale per maschi e femmine, in relazioni sia coniugali che non, le quali hanno tutte maggior probabilità di durare.
4) Usare efficacemente la nostalgia; vi commuovete ripensando al passato o ascoltando vecchie canzoni? Vi piace guardare le vostre foto? Se si, vi farà piacere sapere che oggi noi psicologi vediamo di buon occhio la nostalgia, in particolare come sentimento in grado di unire più strettamente le persone. La nostalgia permette alle persone di mantenere la propria identità di fronte alle grosse transizioni, dall’infanzia alla pubertà, dall’adolescenza all’eta adulta, dal celibato/nubilato alla vita matrimoniale, dalla vita di coppia alla famiglia con figli”. La nostalgia è forse un sentimento più femminile che maschile? La ricerca dice di no, ma gli oggetti tipici della nostalgia sono diversi: per esempio, vecchi modelli di auto o ricordi sportivi per gli uomini, oggetti o foto legati a persone o eventi per le donne. Dunque, possono queste conoscenze scientifiche essere usate per alimenatre la passione? Certamente si: primo, ascolare spesso la musica che ci rende più romantici, secondo, sapere quali canzoni hanno hanno effetto anche sul vostro partner. Un buon esercizio può essere appunto quello di buttar giù due liste delle canzoni romantiche preferite e confrontarle. Infine, e soprattutto: quali canzoni suscitano la vostra nostalgia di coppia? Non saranno necessariament etemi romantici, ma canzoni che evocano il ricordo dei bei momenti passati insieme: viaggi, vacanze, concerti, il primo incontro, ecc.
In conclusione, tener viva la passione richiede impegno, ma può anche essere piacevole; sicuramente ne vale la pena.
Fonte:
Psicologia contemporanea, Gen. – Feb. 2014, n°241, Giunti Editore